Serie C: il "vero" campionato degli italiani
La serie C è sempre un campionato affascinante e dopo tre anni è ritornato alla formula “tradizionale” che consta di 60 squadre partecipanti, 20 per ogni girone. Come di consuetudine, le prime di ogni girone saranno promosse direttamente in serie B, a queste si aggiungeranno le vincitrici dei rispettivi play-off, che vedono impegnate 28 squadre (21 ammesse ai play-off di girone), mentre sette squadre saranno ammesse direttamente alla fase finale dei play-off. A retrocedere in serie D saranno nove squadre, le ultime di ogni girone direttamente, a cui si aggiungono sei squadre (dalla sedicesima alla diciannovesima posizione di ogni girone) che si giocheranno gli eventuali play-out. Campionato lontano dalle televisioni private e dai palcoscenici nobili, è forse quello più vicino alla passione della gente, fatta di chilometri per andare a seguire la propria squadra in trasferta o di radioline accese quando non si può, proprio come tanti anni fa.
Girone A: Monza solo al comando
Parlando del girone A della serie C, impossibile non concentrarsi sul Monza di Brocchi: la squadra di Paolo Berlusconi, forte degli investimenti garantiti dalla Fininvest proprietaria della società, sta disputando un campionato di vertice. Non sembrerebbe infatti esserci spazio per altre pretendenti al salto diretto: il Monza è lanciatissimo e solo un’impresa del Pontedera, che altrettanto bene si sta comportando, potrebbe far vacillare le certezze dei lombardi. In zona play-off, come da tradizione è “bagarre”, con tantissime squadre racchiuse in pochi punti: l’unica certezza sembrerebbe la lotta per non ricoprire l’ultima posizione che vorrebbe dire retrocessione diretta in D, che vede protagoniste Olbia e Giana Erminio. Girone da seguire soprattutto per la presenza dei “ragazzini” della Juventus, cugini dei quotatissimi candidati alla vittoria finale del campionato di serie A, come confermano le quote delle scommesse calcio di Betway, che al 23 gennaio danno i bianconeri vincenti a quota 1,40 nonostante i ripetuti “attacchi” al titolo dell’Inter di Lukaku e della Lazio di Immobile. Chissà se l’anno prossimo non ritroveremo qualcuno di questi talenti bianconeri a indossare la casacca più prestigiosa della prima squadra.
Girone B: FC Südtirol in piena lotta play-off
Il girone B vede maggiore equilibrio rispetto al girone A, dove sono racchiusi in pochi punti una decina di squadre, dal Vicenza al Piacenza, tutte attrezzate a darsi battaglia fino all’ultima giornata per staccare il biglietto della promozione diretta in B. La stagione del FC Südtirol è iniziata sotto i migliori auspici, in un girone che sembra più una serie B di 10 anni fa, con squadre blasonate e dal passato glorioso, come Piacenza, Modena, Carpi, Reggiana e appunto Vicenza. I biancorossi guidati da mister Vecchi stanno disputando un ottimo campionato, forti di una società solida e di un ottimo lavoro di programmazione, che ha visto la squadra qualificarsi già l’anno passato per i play-off e che ora sta ripetendo la cavalcata dello scorso anno. In zona retrocessione, invece, la situazione è affascinante tanto quanto in vetta, con più di cinque compagini a giocarsi la permanenza in serie C. Sembra quindi spaccato completamente in due il girone B, con Fermana, Cesena e Vis Pesaro a fare da spartiacque fra il purgatorio dei play-off e l’inferno dei play-out. Un girone davvero tutto da vivere fino all’ultimissima giornata che andrà di scena il 26 aprile.
Girone C: Reggina lanciatissima, Bari e Ternana a ruota
Il girone C sembra un altro “amarcord” della serie A degli anni ‘90: sono infatti presenti, anche qui, compagini blasonate che hanno calcato i campi della massima serie per anni come Reggina, Bari, Catania e l’Avellino del focoso Capuano, vero e proprio girovago della serie C. I calabresi amaranto sembrano avere qualcosina in più rispetto alle altre compagini e stanno conducendo un campionato di vertice nonostante il Bari detenuto da De Laurentiis abbia fatto acquisti importanti, uno fra tutti Mirko Antenucci, sceso di due categorie per abbracciare il progetto Bari, che gli sta sì portando soddisfazioni in termini di realizzazioni, ma non a livello di squadra. I “galletti” pensavano, infatti di strapazzare il campionato e di ritornare presto nel calcio che “conta” e disputare il campionato di B già dal prossimo anno salendo come prima, ma la Reggina in primis e la Ternana poi non sono assolutamente da meno e molto probabilmente queste tre squadre si giocheranno la vetta fino a fine campionato, salvo sorprese. Sembrerebbe invece davvero in difficoltà il Rieti in zona retrocessione, che si sta giocando le sue carte di permanenza in terza serie con Sicula Leonzio, Rende e Bisceglie: anche nel girone C, la classifica sembra spaccata in due, con le quattro squadre appena citate a farsi la guerra per evitare la serie D e le squadre di centro classifica a fare da “cuscinetto” fra sogni di gloria e incubi.
In ogni caso, la serie C è da considerarsi davvero come l’anticamera per il calcio da copertina e abbiamo visto negli ultimi anni, squadre protagoniste di grandi cavalcate come SPAL e Chievo Verona sono partite dalla C per poi arrivare in serie A. La terza serie è anche un ottimo modo per valorizzare i giovani e lavorare con serenità, lontani dai riflettori più stressanti e pretenziosi di serie B e serie A. Ormai, anche in serie C la parola d’ordine sembra essere “programmazione” e lo ha capito bene la Reggina, capace di “convincere” a far parte del proprio progetto calciatori come Reginaldo, Denis e Bellomo, a fronte di una rosa che vale ben tre milioni di euro in meno rispetto a quella del Bari.